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La Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Via Santa Caterina, 17
Chi percorre la strada che dal centro dell’abitato di Cantalupo Ligure si dirige verso Località Prato, nei pressi del cimitero può intravvedere, ormai tra i rovi, i ruderi di quella che fu l’antica Chiesa trecentesca di San Giulio che nell’anno 1572 venne designata “Chiesa Parrocchiale”. 

Questa chiesa mantenne il titolo di “parrocchia” fino al 1614, quando questo titolo passò all’oratorio di Santa Caterina, che si trovava al centro di Cantalupo, già Chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione eretta nel 1461 dalle Marchese Isabella e Luchina Malaspina Spinola. 

Dopo quasi quattro secoli nel 1909, il parroco Don Palmino Forneris decise di costruire una nuova Chiesa. L’opera, su progetto del capomastro Luigi Vergagni di Volpara prevedeva, oltre all’abbattimento della vecchia Chiesa, uno sbancamento a monte al fine di ottenere un notevole ampliamento del perimetro della nuova Chiesa, compreso lo spazio della piazzetta antistante, che forma l’attuale sagrato. I lavori, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1915, vennero sospesi e la struttura della Chiesa rimase allo stato grezzo e senza pavimento per oltre trent’anni, anche a guerra finita.

Nel dicembre del 1945 si insediò a Cantalupo Ligure il nuovo parroco, Don Armando Bussalino, che fece riprendere i lavori interrotti facendo pavimentare la Chiesa, intonacare il voltone della grande cupola e decorare le pareti interne. 

Per la descrizione della Chiesa si riporta quanto scrisse Don Armando Bussalino nel 1982: “ A sinistra entrando: Battistero, nicchia del Sacro Cuore con statua in legno, altare della Madonna del Carmine con statua in legno, opera dello scultore gaviese Luigi Montecucco. 

Nel presbiterio si entra attraverso una balaustrata in marmo e dietro l’altare maggiore è situato l’organo, opera del celebre organaro inglese William George Trice.

Ritornando da destra: Sacrestia, con l’artistica porta in legno pregiato, che con altre due altre nella rotonda della chiesa verso l’interno ed una quarta nell’entrata della Canonica (tutte quattro uguali) sono opera e donazione alla chiesa del parrocchiano Giuseppe Cogo fu Ferdinando (+ 19.04.1949). Segue l’altare della Madonna del Rosario in gesso del XX secolo e nicchia con statua in lego di San Giulio d’Orta e , per ultimo, un grande Crocifisso con scultura del Cristo seicentesca su croce nuova ( realizzata nel 1987 n.d.a.). 

La titolare della Chiesa è Santa Caterina e la patrona della parrocchia è la Madonna del Carmine. La chiesa è in stile neo-classico, misura 28 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza, la superficie è di 300 metri quadrati. La facciata ricalca il modello caro agli architetti neoclassici con il timpano sorretto da colonne”. Nella grande cupola si notano dieci affreschi, quattro relativi ad episodi della vita di Santa Caterina, quattro con le effigi degli evangelisti, il nono rappresenta l’apparizione della Madonna del Carmine a San Simone Stock ed infine il decimo affresco rappresenta San Giulio che scaccia i serpenti di Orta. Tutti gli affreschi sono opera di Francesco Mazzucchi di Vigevano, le decorazioni del pittore Clemente Salsa di Bellinzago. Il lavoro di decorazione delle pareti interne venne eseguito dal pittore Alessandro di Bergamo che, nel 1965, effettuò un primo lavoro di restauro della statua della Madonna del Carmine.

Nell’anno 2000 l’imponente gruppo ligneo venne riportato dal laboratorio dei fratelli Nicola di Aramengo (provincia di Asti) all’antica tonalità dei colori. Questo grandioso gruppo scultoreo ligneo che rappresenta la Madonna del Carmine con San Simone Stock inginocchiato ai piedi della Vergine viene solennemente portato a spalle in processione il giorno della festa patronale, il 16 luglio se cade di domenica o la prima domenica dopo il 16 luglio.

Le informazioni sono tratte dal volume di Carlo Torre: “I cento anni della Chiesa Parrocchiale di Cantalupo Ligure: 1909 – 2009".

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